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Con Pier Giorgio nel cuore vogliamo attuare un’amicizia fondata radicalmente in Gesù Cristo, attraverso la quale dare un giudizio alle vicende della vita, aiutarci nelle circostanze quotidiane, un’amicizia che non rimanga chiusa in se stessa, ma che generi opere e si allarghi a tutte le persone che si incontrano, prendendole a cuore e aiutandole nelle necessità quotidiane. Vogliamo vivere dunque una fede che c’entra con la vita. L’incontro con Pier Giorgio ci ha dato infatti la conferma che la santità non è un limite per un uomo, né un “mestiere” di pochi, ma una completezza e un coronamento della nostra personalità e soprattutto è la vocazione a cui tutti siamo chiamati.

"Viveva meglio di me, dunque aveva ragione!"

La Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati nasce nel 1993. Marco Sermarini e la sua futura moglie Federica, il 17 di ottobre di quell’anno invitarono gli amici a passare un pomeriggio insieme a Casa San Francesco di Paola, a Grottammare (AP). Si presentarono oltre quaranta persone di diverse età . Giocammo al gioco del fazzoletto finché ci fu luce e fiato. E così fu che il sabato pomeriggio divenne da allora giorno di appuntamento per incontrarci, per ascoltare insieme la riunione, giocare e andare infine alla messa. Da quel 17 ottobre tanti altri giovani si aggiunsero a quel gruppo di amici. Il Vescovo diocesano di allora, Mons. Giuseppe Chiaretti, ci permise di restare a Casa San Francesco esortandoci anche a andare avanti, intravedendo probabilmente in questa novità, qualcosa di buono e non casuale.

I più grandi del gruppetto -che non aveva ancora un nome- avevano “conosciuto” il beato Pier Giorgio Frassati e lo avevano preso come riferimento; così lo cominciaro-no a far conoscere a tutti quelli che venivano il sabato a “San Francesco”. Il primo novembre successivo lo stesso Mons. Giuseppe Chiaretti, durante la Santa Messa, disse che in diocesi era nato un nuovo movimento che si chiamava “Compagnia dei Tipi Loschi del beato Pier Giorgio Frassati”, dandoci così un nome proprio, confermando la sua fiducia e incitandoci a proseguire. Da allora il 1 novembre, Solennità di Tutti i Santi, é per i Tipi Loschi anche la festa della Fondazione della Compagnia che festeggiamo solitamente recandoci a Loreto per ringraziare Dio, la Madonna e tutti i Santi del dono che abbiamo ricevuto.

 

La Compagnia è oggi una realtà cresciuta fuori da ogni nostra realistica aspettativa. È divenuta una presenza fra i giovani, nelle scuole, nei luoghi di lavoro. Alcuni poi hanno dato vita a un’Associazione di volontariato (Associazione Papa Giovanni Paolo II onlus), a due Cooperative (Cooperativa Capitani Coraggiosi a s.r.l. e la Hobbit soc. coop. sociale), ultimamente è nata una scuola libera intitolata a “G.K. Chesterton” ... E ancora: un coro musicale, una compagnia teatrale dal nome simpatico (come era simpatico il nostro patrono) “Pochi ma buoni come i maccheroni” (proprio così, era questo un modo di dire di Pier Giorgio)... Un’altra frase di Pier Giorgio ha ispirato il titolo del mensile che la Compagnia pubblica da oltre quindici anni: “Vivere e non vivacchiare”.

Con Pier Giorgio nel cuore vogliamo attuare un’amicizia fondata radicalmente in Gesù Cristo, attraverso la quale dare un giudizio alle vicende della vita, aiutarci nelle circostanze quotidiane, un’amicizia che non rimanga chiusa in se stessa, ma che generi opere e si allarghi a tutte le persone che si incontrano, prendendole a cuore e aiutandole nelle necessità quotidiane. Vogliamo vivere dunque una fede che c’entra con la vita. L’incontro con Pier Giorgio ci ha dato infatti la conferma che la santità non è un limite per un uomo, né un “mestiere” di pochi, ma una completezza e un coronamento della nostra personalità e soprattutto è la vocazione a cui tutti siamo chiamati.

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