Capitani Coraggiosi, scs
La Cooperativa Sociale Capitani Coraggiosi nasce a San Benedetto del Tronto ufficialmente nel dicembre del 2001. “Ufficialmente”, perché i soci fondatori della Capitani Coraggiosi erano già da diversi anni legati da un vincolo di amicizia che aveva portato loro a costituire un’Associazione di Volontariato, l’Associazione Papa Giovanni Paolo II.
La Cooperativa nasce da un bisogno incontrato.
Ci si è imbattuti in alcuni ragazzini stranieri, appena arrivati in Italia, che avevano bisogno di essere seguiti a livello scolastico. Prima ancora di costituire un vincolo associativo, alcuni ragazzi si sono resi disponibili ad investire un po’ del proprio tempo e delle loro capacità per accompagnarli attraverso un servizio di sostegno scolastico pomeridiano. In poco tempo, senza avere peraltro alcun progetto in mente, ci si trovava ad assistere un numero consistente di ragazzi che per motivi diversi avevano bisogno di essere sostenuti nei loro impegni scolastici quotidiani.
In pochi anni quello che all’inizio sembrava essere un impegno saltuario, le circostanze lo hanno trasformato in un servizio stabile. L’associazione Papa Giovanni Paolo II nasce quindi come esigenza di dare una forma riconoscibile al servizio di doposcuola iniziato quasi per caso e nel tempo reso stabile.
Rendere stabile un servizio significa anche creare i presupposti affinché chi lo desideri possa concepire tale impegno come un lavoro. Accanto alla crescita del numero dei bambini e dei ragazzi seguiti, cresceva infatti l’esigenza di poter contare, non solo sull’apporto lodevole di volontari, ma anche di un gruppo di persone che intendesse svolgere tale servizio come lavoro.
Nel 2001 nasce quindi la Cooperativa Capitani Coraggiosi che “eredita” dall’Associazione diversi servizi. Altri sono sorti successivamente: dai doposcuola, dove i bambini e i ragazzi sono seguiti nell’impegno scolastico, ai “circolini”, nomignolo simpatico per indicare dei luoghi dove l’avventura della scoperta di sé e della realtà è resa possibile attraverso un rapporto autorevole con adulti significativi che siano in grado di accompagnare i passi dei ragazzi, nelle loro faccende quotidiane fatte di compiti, giochi, rapporti, scoperta di sé e della realtà. Dai Centri estivi ai progetti di accompagnamento individuale per ragazzi segnalati dai servizi sociali comunali o dal Tribunale per i minorenni.